Psicoterapia: di gruppo, di coppia e individuale - informazioni utili sui vari trattamenti

Psicoterapia: di gruppo, di coppia e individuale… alcune informazioni per orientarsi sui vari trattamenti

A cura di Sabina Scattola

Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un italiano su 5, almeno una volta nella vita, si rivolge a un professionista della mente per curare disturbi più o meno seri.

Ma come si sceglie la terapia più adatta? Un presupposto fondamentale, al di là di ogni singolo indirizzo, è che vi sia sintonia fra il paziente e il terapeuta.

Ricerche in merito hanno dimostrato che i cosiddetti "fattori a-specifici", legati in particolare alle caratteristiche di personalità del terapeuta, avrebbero una significativa efficacia sui risultati del trattamento, addirittura di gran lunga più incidente dei cosiddetti "fattori specifici" legati alla tecnica della teoria di riferimento (es. l’interpretazione per la psicoanalisi, il decondizionamento per il comportamentismo, ecc.).

Di seguito, propongo tre principali tipi di psicoterapie con indicazioni generali per orientarsi.

Psicoterapia di gruppo

La terapia di gruppo, grazie alla sua caratteristica di aiuto reciproco, è efficace nei casi di dipendenza, sia essa legata a sostanze, comportamenti compulsivi (come gioco, shopping, ecc.) o affettivi. Il confronto diretto con altre storie e personalità aiuta a riconoscere e a modificare schemi mentali disfunzionali.

Questa terapia è indicata anche per chi si sente perso, senza identità, o desidera ricominciare da zero, grazie alla forza propositiva e di riscatto presente nel gruppo.

Psicoterapia di coppia

La psicoterapia di coppia non ha necessariamente lo scopo di mantenere insieme i partner, ma di trovare la soluzione migliore per entrambi. Con il terapeuta, si analizzano i comportamenti di entrambi e si lavora su quegli atteggiamenti che causano sofferenza.

Secondo il modello delle Relazioni Oggettuali, le persone creano inconsciamente legami complessi dove aspetti delle relazioni genitoriali internalizzati emergono nel rapporto con il partner. Un altro modello considera la relazione nel presente, ma con elementi transgenerazionali irrisolti del passato.

Quando intraprenderla?

Quando:

  • ci si controlla per paura delle reazioni del partner,
  • si litiga spesso senza motivo,
  • manca il desiderio di passare tempo insieme,
  • i figli diventano terreno di scontro.

La terapia prevede generalmente incontri settimanali di circa 1 ora e 15 minuti, per una durata da uno a due anni.

Psicoterapia individuale

La psicoterapia individuale dinamica aiuta a individuare le cause del malessere psicologico attraverso la consapevolezza delle proprie emozioni, del modo di funzionare personale e delle ragioni inconsce. In questo tipo di terapia, la conoscenza del proprio mondo psichico costituisce già una cura.

All’inizio, il terapeuta ha generalmente un atteggiamento di ascolto empatico, più o meno passivo o attivo a seconda della personalità del paziente. La terapia può essere:

  • di sostegno, per chi attraversa una sofferenza intensa che limita la capacità riflessiva;
  • espressiva, più vicina alla psicoanalisi, per chi riesce ad esplorare aspetti dolorosi senza esserne travolto.

La psicoterapia individuale dinamica è indicata quando il disagio è cronico e legato a relazioni significative, in presenza di blocchi emotivi, traumi, sintomi ansiosi (attacchi di panico, fobie) o sintomi fisici senza causa organica (colite, mal di testa, eruzioni cutanee).

Un percorso individuale può durare da uno a più anni.

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